ECCELLENZA CERTIFICATA

Tante piccole e medie aziende lavorano all’interno di un piccolo e fertile fazzoletto di terra, dove si contaminano di sapere, di tecniche, di idee, di innovazione e di bello. 

ECCELLENZA CERTIFICATA

Tante piccole e medie aziende lavorano all’interno di un piccolo e fertile fazzoletto di terra, dove si contaminano di sapere, di tecniche, di idee, di innovazione e di bello. 

Far parte di questo territorio significa avere standard qualitativi elevati e certificati in termini di sostenibilità: la nostra competitività sta nel comunicare ed assicurare al cliente che i nostri prodotti provengono da contesti produttivi noti e riconosciuti come sinonimi di “eccellenza”.

L’EMAS DI DISTRETTO

Come distretto siamo orgogliosi di aver ottenuto l’attestato di ambito produttivo omogeneo rilasciato dalla sezione EMAS del Comitato Ecolabel e Ecoaudit, a dimostrazione della qualità delle politiche ambientali strategiche per il distretto definite dal Comitato Promotore di Emas.

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APEA

ll progetto di trasformazione delle aree artigianali e industriali in un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA) è nato dalla volontà del Comune di San Miniato di avviare il processo di riqualificazione di una parte importante del proprio territorio, con l’obiettivo di costituire un modello di gestione innovativo, applicabile in prospettiva, anche alle altre zone produttive del Comune.

L’obiettivo dell’APEA è la gestione unitaria e integrata dell’area produttiva, secondo criteri di sostenibilità ambientale ed economica, partecipazione, condivisione degli obiettivi e dei programmi di sviluppo.
Caratteristica fondamentale per ottenere la qualifica di APEA è la presenza di un Soggetto Gestore unico dell’area, individuato alla fine dei lavori di riqualificazione nella società Consorzio Cuoiodepur.
Il Soggetto Gestore tiene i rapporti con il Comune e con le Imprese, amministra e cura l’APEA realizzando i piani di miglioramento ambientale e le iniziative che consentono alle imprese di beneficiare delle economie di scala e dei risparmi che derivano dalla corretta gestione dell’area.

Per avere più informazioni clicca su www.apeaponteaegola.it

LCA

La sempre maggiore consapevolezza circa l’importanza della protezione dell’ambiente ed i possibili impatti dovuti alla produzione di beni e realizzazione di servizi ha accresciuto l’interesse verso lo sviluppo di metodi atti a comprenderli meglio e quindi a ridurli. Una di queste tecniche è la valutazione del ciclo di vita (LCA) regolata dalle norme ISO 14040-14044.

La LCA studia gli aspetti ambientali e gli impatti potenziali durante l’intero ciclo vita del prodotto (cioè dalla culla alla tomba), analizzando e ripercorrendo gli impatti connessi col prodotto in ogni fase della sua vita ovvero dalla progettazione passando per l’acquisizione delle materie prime, la fabbricazione, l’utilizzazione ed infine lo smaltimento, includendo in ognuna di queste fasi gli impatti ambientali derivanti dal trasporto.

La LCA è uno strumento rigoroso e scientifico, che costituisce un importante passo verso una maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale della produzione di un bene/servizio e fornisce informazioni fondamentali per poter individuare le aree con maggiore potenzialità di miglioramento su cui intervenire.

L’esigenza di dotarsi di tale metodologia nasce spesso in risposta a molte domande di natura operativa che gli imprenditori sempre più si stanno ponendo per restare al passo con i tempi.

Attraverso la LCA è infatti possibile:

  • Identificare le opportunità di migliorare gli aspetti ambientali dei prodotti nei diversi stadi del loro ciclo di vita;
  • Prendere delle decisioni nell’industria, per esempio di pianificazione strategica, scelta di priorità, progettazione o riprogettazione di prodotti o processi;
  • Scegliere indicatori rilevanti di prestazione ambientale con le relative tecniche di misurazione;
  • Utilizzare strumenti di green marketing sia per il B2B che per il B2C di cui è la base scientifica oggettiva.

Le principali categorie di impatto ambientale che uno studio LCA consente di tenere in considerazione riguardano l’utilizzo di risorse, la salute dell’uomo ed i potenziali effetti sul cambiamento climatico.

Il Distretto si è dotato di uno studio LCA sui suoi due prodotti più caratteristici, la pelle conciata ed il cuoio da suola, come strumento conoscitivo e in vista anche di una possibile valorizzazione in chiave di marketing. Studi LCA sono necessari per l’ottenimento di marchi ecologici di Tipo III come la Product Environmental Footprint (PEF), in fase di sviluppo da parte dell’Unione Europea. È anche per questo motivo che il Distretto ha portato avanti nel tempo tale studio, l’ultimo aggiornamento è infatti del 2019.

– Dichiarazione ambientale dei prodotti del distretto conciario 

PEF – PRODUCT ENVIRONMENTAL FOOTPRINT

Con il progetto denominato PREFER (PRoduct Environmental Footprint Enhanced by Regions), coordinato dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e finanziato dalla Commissione Europea attraverso il fondo Life plus, è stata sperimentata una nuova opportunità per l’eco-innovazione dei prodotti del Distretto della Moda Toscano, in chiave di sostenibilità ambientale e competitività delle imprese.

In tale raggruppamento di imprese, oltre al distretto tessile di Prato e il distretto dell’abbigliamento di Empoli è stato selezionato il Distretto conciario di Santa Croce sull’Arno. Questo lavoro ha permesso di poter calcolare poi l’impronta ambientale di un prodotto medio della filiera della moda (individuato ad esempio in una scarpa). 

Il progetto ha portato a validare questa nuova metodologia europea per valutare l’impronta ecologica di prodotti e servizi qualificandone le caratteristiche ambientali.

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Dove siamo

Piazza Stellato Spalletti, 12
56028 San Miniato, Pisa

Contatti

EMAIL

info@consorzioconciatori.it

tel.

+39.0571-499477

Fax

+39.0571-499450

Consorzio Conciatori Ponte a Egola

Operazione/progetto co-finanziato

dal POR FESR Toscana 2014-2020

Asse1 Azione 1.1.2

 

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