DEPURATORE

L’acqua è il nostro mondo

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Cuoiodepur – Un filtro fra l’uomo e l’ambiente

Fin dalla prima pietra, nel lontano 1980, in Cuoiodepur non si è mai smesso di investire in ricerca, tecnologia, personale tecnico e formazione per una depurazione d’avanguardia. Oggi Cuoiodepur è considerato un impianto efficiente con tecnologie di trattamento avanzate, un vero punto di riferimento per tecnici ed operatori del settore.

All’interno dell’impianto di depurazione si è venuto a concretizzare, da ormai circa un decennio, un vero e proprio esempio di “economia circolare”: l’acqua utilizzata nei processi industriali e civili viene depurata e reimmessa nel corpo recettore, con specifico riferimento alla gestione dei fanghi prodotti che contestualmente al processo di essiccamento vengono trasformati in un fertilizzante.

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Cuoiodepur SpA è una società di servizio consortile senza scopo di lucro a capitale privato, che ha per oggetto sociale, la costruzione, l’ampliamento e la gestione dell’impianto di depurazione centralizzato, situato in località S. Romano nel comune di San Miniato Pisa finalizzando le proprie attività al trattamento degli scarichi sia industriali che civili, la costruzione e la gestione di impianti per il riutilizzo e/o lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal processo depurativo, nonché di altri impianti simili o connessi relativi al disinquinamento del territorio nel Comune di San Miniato e di quelli contigui.

Un sistema informatizzato complesso consente il controllo e la gestione dei diversi trattamenti della linea acque e della linea fanghi, elaborando e restituendo in tempo reale i dati relativi alla funzionalità dei processi e dei principali parametri di monitoraggio, la quantità dei liquami scaricati dalle imprese, nonché i dati di monitoraggio delle emissioni per il controllo dell’impatto ambientale.

L’impianto costruito nei primi anni ‘80 con i successivi ampliamenti ha raggiunto nell’attuale configurazione una potenzialità di trattamento pari a circa 850.000 abitanti equivalenti; arrivando a trattare fino a circa 1.800.000 m3/anno di reflui industriali e 1.500.000 m3/anno di acque reflue civili provenienti dalle aree urbane limitrofe dei comuni di San Minato e Montopoli Val d’Arno.

Gli avanzati processi chimico-fisici e biologici che operano in stretta sinergia consentono di raggiungere un rendimento di rimozione del carico organico (in termini di COD) mediamente intorno al 96-97%, mentre per quanto riguarda la rimozione dei nutrienti, rispettivamente azoto e fosforo, i livelli medi si attestano sul 95% e 99%, rispetto al carico in ingresso.

Un importante aspetto di valenza ambientale ed economica è quello che ha portato al riutilizzo dei fanghi di depurazione dei reflui conciari, altrimenti destinati a divenire rifiuti, consentendo di chiudere in modo virtuoso il ciclo produttivo conciario, massimizzando il principio “from waste to product” nell’ottica di minimizzare i costi ambientali e economici sull’intera filiera produttiva. I fanghi derivanti dalla depurazione degli scarichi della concia organica, per le loro caratteristiche, sono particolarmente idonei all’impiego in agricoltura.

Attraverso una lunga e complessa campagna d’indagini, si è così giunti alla definizione di un prodotto specifico indicato come Pellicino integrato: un concime organo-azotato, caratterizzato da un contenuto di carbonio organico del 20% circa e in azoto almeno del 4%, riconosciuto e inserito nell’elenco dei fertilizzanti.

Il Consorzio Cuoiodepur da anni ha intrapreso un importante percorso di Ricerca & Sviluppo, che si è ulteriormente rafforzato e concretizzato nella realizzazione di specifici progetti finalizzati alla ridefinizione di una nuova configurazione di processo, più efficace ed efficiente in termini ambientali ed economici, massimizzando l’efficientamento energetico e più recentemente orientandosi, nel contesto della gestione dei fanghi, verso un passaggio dal solo principio di recupero di materia a quello di recupero di energia e materia.

Tali attività e risultati che sono stati conseguiti si sono concretizzati nel contesto del Laboratorio Congiunto CER2CO (Centro Ricerche Reflui Conciari), realizzato e gestito da oltre dieci anni con il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università di Firenze.

Ulteriori importanti traguardi nel potenziamento ed efficientamento dei processi di depurazione delle acque saranno raggiunti a completamento degli attuali interventi di ampliamento frutto degli investimenti che rientrano nel contesto dell’Accordo Integrativo per la tutela delle risorse idriche del Basso Valdarno e del Padule di Fucecchio attraverso la riorganizzazione della depurazione del Comprensorio del Cuoio e del Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Val di Nievole.
In questo contesto entrerà in funzione, entro l’inizio del prossimo anno, un impianto di trattamento biologico a membrane MBR finalizzato esclusivamente alla depurazione di reflui civili, che consentirà di attuare un recupero delle acque da riutilizzare all’interno dell’impianto e in parte disponibili anche per il riutilizzo da parte delle aziende conciarie, appena potrà essere implementato il nuovo acquedotto industriale.

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56028 San Miniato, Pisa

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Operazione/progetto co-finanziato

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