SOSTENIBILITÁ

Per il distretto la sostenibilità è a tutti gli effetti un fattore strategico di competitività. Negli anni sono stati adottati protocolli per sviluppare le best practices in campo ambientale, si è così creata una forte sinergia tra ambiente, società ed economia. I risultati ottenuti hanno dato forma a un perfetto modello di economia circolare al passo con l’innovazione scientifica e tecnologica

SOSTENIBILITÁ

Per il distretto la sostenibilità è a tutti gli effetti un fattore strategico di competitività. Negli anni sono stati adottati protocolli per sviluppare le best practices in campo ambientale, si è così creata una forte sinergia tra ambiente, società ed economia. I risultati ottenuti hanno dato forma a un perfetto modello di economia circolare al passo con l’innovazione scientifica e tecnologica

Dalla pelle al fertilizzante, un’economia davvero circolare

Grazie agli investimenti fatti, il distretto oggi può vantare: impianti centralizzati di depurazione; impianti per il recupero dei sottoprodotti di lavorazione; impianti per il riutilizzo dei fanghi reflui della depurazione; un impianto consortile per l’estrazione e il riutilizzo del cromo trivalente dai bagni di concia; un Polo Tecnologico Conciario, per la formazione professionale e la ricerca applicata.

Questo ha permesso di arrivare a trasformare gli scarti in materie prime per altre filiere industriali, attraverso vere e proprie simbiosi con l’intera catena del valore.

La conceria italiana rappresenta quindi un modello da imitare anche per l’economia circolare.

Economia circolare

Dalla pelle al fertilizzante, un’economia davvero circolare

Oggi va molto di moda parlare di economia circolare, molte sono le riflessioni sull’argomento e l’attenzione a quei principi di recupero e riciclo che da sempre le nostre concerie applicano, rappresentando un classico modello di circolarità.
Con un approccio industriale moderno, sistemico e d’avanguardia la conceria trasforma un sottoprodotto alimentare in un materiale di qualità ed eccellenza, valorizzando allo stesso tempo alcuni scarti quali materie prime per altre filiere industriali attraverso vere e proprie simbiosi con l’intera catena del valore.

Se venisse meno la nostra storica funzione di utilizzatori di un “residuo”, si avrebbero montagne di rifiuti. Ben chiaro nella nostra mente è il concetto chiave dell’economia circolare:  progettare i prodotti in modo tale da utilizzare ciò che adesso è destinato ad essere un rifiuto come risorsa per un nuovo ciclo produttivo.

L’economia circolare ci piace raccontarla con le iniziative ed i progetti attuati e quelli in corso, a testimonianza di come la nostra industria conciaria sia riuscita negli anni a rendere concreti ed attuabili i paradigmi di una nuova visione economica che valorizza la materia durante i processi di trasformazione ed è in grado di attivare, pure nel recupero degli scarti, nuove ed interessanti opportunità di business anche in altri settori.

Questo significa anche ricercare la creatività imprenditoriale, investendo in formazione, ricerca e sviluppo, facendo sistema e cercando di fare di necessità virtù, trasformando le problematiche in opportunità di crescita a vantaggio dell’intero settore e della collettività.

Tali paradigmi negli anni li abbiamo portati avanti creando strutture consortili per il recupero ed il riutilizzo di innumerevoli scarti e o rifiuti della lavorazione conciaria, convinti che la sostenibilità sia un fattore di competitività.

Filiera
garantita

Naturalità dei materiali
e benessere animale

La pelle finita è un’alternativa naturale e rinnovabile. La quasi totalità delle pelli lavorate in Italia (99%) è un sottoprodotto dell’industria alimentare, recuperato attraverso le operazioni tipiche del processo conciario e trasformato in materiale ad alto valore aggiunto, strategico per la manifattura (calzatura, pelletteria, arredamento, auto motive, articoli moda).

Per le nostre Aziende questo significa massima attenzione su tutta la filiera, a cominciare dall’origine per il controllo del benessere animale, ovvero un sistema di valutazione delle condizioni di allevamento, trasporto, macellazione.

Economia circolare

Dalla pelle al fertilizzante, un’economia davvero circolare

Oggi va molto di moda parlare di economia circolare, molte sono le riflessioni sull’argomento e l’attenzione a quei principi di recupero e riciclo che da sempre le nostre concerie applicano, rappresentando un classico modello di circolarità.
Con un approccio industriale moderno, sistemico e d’avanguardia la conceria trasforma un sottoprodotto alimentare in un materiale di qualità ed eccellenza, valorizzando allo stesso tempo alcuni scarti quali materie prime per altre filiere industriali attraverso vere e proprie simbiosi con l’intera catena del valore.

Se venisse meno la nostra storica funzione di utilizzatori di un “residuo”, si avrebbero montagne di rifiuti. Ben chiaro nella nostra mente è il concetto chiave dell’economia circolare:  progettare i prodotti in modo tale da utilizzare ciò che adesso è destinato ad essere un rifiuto come risorsa per un nuovo ciclo produttivo.

L’economia circolare ci piace raccontarla con le iniziative ed i progetti attuati e quelli in corso, a testimonianza di come la nostra industria conciaria sia riuscita negli anni a rendere concreti ed attuabili i paradigmi di una nuova visione economica che valorizza la materia durante i processi di trasformazione ed è in grado di attivare, pure nel recupero degli scarti, nuove ed interessanti opportunità di business anche in altri settori.

Questo significa anche ricercare la creatività imprenditoriale, investendo in formazione, ricerca e sviluppo, facendo sistema e cercando di fare di necessità virtù, trasformando le problematiche in opportunità di crescita a vantaggio dell’intero settore e della collettività.

Tali paradigmi negli anni li abbiamo portati avanti creando strutture consortili per il recupero ed il riutilizzo di innumerevoli scarti e o rifiuti della lavorazione conciaria, convinti che la sostenibilità sia un fattore di competitività.

Filiera
garantita

Naturalità dei materiali
e benessere animale

La pelle finita è un’alternativa naturale e rinnovabile. La quasi totalità delle pelli lavorate in Italia (99%) è un sottoprodotto dell’industria alimentare, recuperato attraverso le operazioni tipiche del processo conciario e trasformato in materiale ad alto valore aggiunto, strategico per la manifattura (calzatura, pelletteria, arredamento, auto motive, articoli moda).

Per le nostre Aziende questo significa massima attenzione su tutta la filiera, a cominciare dall’origine per il controllo del benessere animale, ovvero un sistema di valutazione delle condizioni di allevamento, trasporto, macellazione.

Dove siamo

Piazza Stellato Spalletti, 12
56028 San Miniato, Pisa

Contatti

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info@consorzioconciatori.it

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Consorzio Conciatori Ponte a Egola

Operazione/progetto co-finanziato

dal POR FESR Toscana 2014-2020

Asse1 Azione 1.1.2

 

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